(il riassunto non è dettagliato e evidenzia in modo sintetico i punti, a nostro giudizio più significativi dei due incontri)
Prima riunione 18-03-13
Eletti: Presidente (Carrà
Anastasio, Il quadrifoglio)
Vicepresidente (Occhipinti Carmelo,
Autonomia Mottese)
Si decide di invitare al
successivo incontro: Consiglio d’Istituto, Sindaco, Tecnico comunale, Dirigente
Scolastico.
Seconda riunione 20-03-13
Il sindaco informa i presenti delle strade che
l’amministrazione intenderebbe percorrere per risolvere il problema scuola.
La più concreta è realizzabile è
sembrata quella che prevede la costruzione di un prefabbricato (utilizzando
fondi comunali, royaltis (tassa che la discarica paga annualmente al comune di
circa 2milioni di euro l’anno) nei terreni agricoli di via Margarone (beni
sequestrati alla mafia), stipulando una convenzione con la protezione civile
che dovrebbe occuparsi della progettazione e della gara di appalto per
acquistare i prefabbricati. (intorno 1000 euro al m. quadrato)
Il Cons. Occhipinti (Autonomia
Mottese) vicepresidente della commissione fa presente durante l’incontro che i
terreni agricoli sequestrati alla mafia si trovano in una zona troppo lontana
dal centro urbano, priva di ogni servizio compreso il sistema viario e
fognario. Il terreno necessita di una variante da terreno agricolo a terreno ad
uso collettivo ( scuola), inoltre sarebbe necessario (trattandosi di scuola
dell’obbligo) assicurare ai ragazzi il trasporto pubblico al quanto
dispendioso. Ciò perché è importante pensare a quanti non hanno la possibilità
di accompagnare i ragazzi in auto fuori dal centro abitato.
Il consigliere fa notare che all’interno del centro abitato di Motta,
precisamente tra la zona di via Valdolive e via Siracusa (zona nord del paese)
esistono circa 30.000 m di terreno già adibito ad uso scuola e tra la zona del
residence Magnolia e la zona C, esistono altri circa 20.000 m di terreno
destinato a scuola, all’interno del nostro comune. Premesso che la scuola media
esistente è costruita su 3000 mq di terreno basterebbe espropriarne 4 o 5000 m
(questo lo stabiliranno i tecnici) per costruire una scuola pubblica fruibile
per tutti i cittadini. Detti terreni non necessiterebbero di nessuna variante
di destinazione d’uso e considerato che l’iter per l’autorizzazione dell’utilizzo
dei fondi royaltis per la costruzione della scuola non è ancora iniziato, si
potrebbe facilmente inserire insieme ai fondi necessari alla costruzione della
scuola anche i fondi necessari alla acquisizione dei terreni.
Il consigliere ricorda che nei terreni sequestrati alla mafia
Autonomia Mottese e altri consiglieri (pur trovandosi all’opposizione in
consiglio comunale) hanno già approvato un progetto destinato alla
realizzazione di un centro polifunzionale e approvato una variante per la
realizzazione di un Palatenda (fondi statali) in attesa di realizzazione.
Il sindaco dichiara di valutare
insieme ai tecnici le possibili proposte del cons. Occhipinti (Autonomia
Mottese), il presidente della commissione (Carrà Anastasio) condivide la soluzione
esposta.
A nostro giudizio anche se questa
soluzione potrebbe inizialmente più costosa, perché bisogna acquistare i
terreni, sicuramente porterebbe ad un sicuro risparmio in un secondo momento ed
un servizio pubblico equo per tutti i cittadini, anche per chi non può
ricorrere all’uso di automobili.
Il cons. Bruno (PD) dichiara di essere a favore della
costruzione dei prefabbricati ma a suo giudizio per risparmiare i soldi
relativi all’acquisto dei terreni la struttura dovrebbe essere costruita fuori
dal centro abitato, nella zona agricola di via Margarone (beni confiscati alla
mafia).
Il cons. Luca (ex MPA) propone una soluzione più rapida che
potrebbe prevedere l’affitto di alcuni locali.
Il Consiglio di Istituto ha prestato attenzione a
tutte le proposte avanzate dai consiglieri.
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